Cosa fare in caso di attacchi di panico e cosa sono. Sono episodi improvvisi, acuti e destabilizzanti caratterizzati da una paura intensa associata ad un’ attivazione di carattere fisiologico come tachicardia, sudorazione e difficoltà respiratorie, tremori. Spesso mentre si vivono questi terribili momenti si pensa al peggio, la sensazione è di perdere completamente il controllo o peggio si pensa alla paura di morire. La durata varia da qualche minuto a 15/20 minuti che e sembrano interminabili e molto più duraturi rispetto alla realtà. Il corpo segnala qualcosa di importante, qualcosa che forse è stato trascurato per molto tempo ed episodi ripetuti necessitano di un aiuto di un professionista per imparare a gestirli e dargli significato. Dopo il primo episodio, la paura di episodi successivi può diventare pervasiva e spesso si vive nella sua attesa, infatti senza uno specifico intervento si rischia che l’attesa di una nuova crisi diventi veramente invalidante per la persona che vive questa terribile esperienza.
Chi può essere colpito da attacchi di panico? Direi tutti, sicuramente i soggetti più ansiosi sono più predisposti.
L’intervento terapeutico, in una fase iniziale, mira ad aiutare il paziente a riconoscere i pensieri disfunzionali associati all’attacco di panico, alla ristrutturazione cognitiva dei pensieri catastrofici associati e all’apprendimento di tecniche mirate a ridurre l’iperventilazione. Dopo aver aiutato il paziente a gestire al meglio ciò che gli accade nel momento critico si passa ad una fase terapeutica più profonda che mira a dare significato a quello che succede, lavorando quindi sulle cause che sono alla base di queste crisi.