La vista è il senso preferito dalle persone che si muovono nell’ambiente in base agli impulsi captati dal sistema visivo. Il primo impatto entrando in un locale o i una stanza o ancora in un luogo aperto è legato alle sensazioni provate rispetto a ciò che si ha davanti.
Seguendo la psicologia della Gestalt si conosce il mondo attraverso schemi interpretativi innati, in questo modo non bastano gli occhi per guardare ma è necessario aggiungere cosa la nostra mente elabora rispetto ad una data percezione visiva. Pertanto entra in gioco la componente emotiva che aggiunge dati significativi all’elaborazione visiva. Avere davanti a noi qualcuno con la bocca inarcata verso l’alto indica che la persona sta sorridendo e aiuta ad aggiungere caratteristiche importanti per cogliere dettagli e orientarsi nel mondo.
Il linguaggio degli occhi è l’espressione degli stati emozionali che sono all’interno della persona.
Le persone prevalentemente visive utilizzano questo senso come principale strumento di conoscenza del mondo. A questo si aggiunge una memoria visiva particolarmente sviluppata, per cui tenderanno a ricordare dei dettagli particolareggiati di ciò che hanno vissuto attraverso la vista, sono le immagini che legano la memoria che viene immagazzinata nei contenitori a breve e lungo termine.
In questo momento storico, con l’uso della mascherina e gli effetti collaterali del Covid, la vista è maggiormente utilizzata e deve sopperire alle carenze temporanee di gusto e olfatto.